Dalla prima torre costruita
sull'isola di Pharos, in Grecia, di fronte ad
Alessandria, tre secoli prima di Cristo, considerata
una delle sette meraviglie de l mondo e da cui i
signori della notte presero il nome, al mitico
colosso di Rodi, il gigantesco simulacro di un dio
all'ingresso del porto dell'isola che teneva in una
mano un braciere ardente, la storia dei fari
prosegue nel tempo. Si sa che fino dai tempi dei
Romani grandi fuochi venivano accesi sulle sommità
delle colline prospicienti i porti per indicare la
via alle navi, mentre nel Medio Evo erano già
semplici torri in cima alle quali veniva acceso un
fuoco, spesso tenuto in vita da confraternite
religiose, fino ad arrivare al 1800, il secolo della
farologia, in cui la maggior parte dei fari, in
Italia e nel mondo, vengono costruiti e diventano
sempre più luminosi, grazie anche ad Augustin
Fresnel, un ingegnere francese che mise a punto un
sistema di lenti, tutt'ora usato, che concentrando
tutta la luce al centro, potenziava al massimo la
fonte di luce che è stata ad olio, a gas di
acetilene, fino ad arrivare alle moderne lampade
alogene da 1000 Watt.